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Anima Mundi 2016, musica sacra e opere di misericordia

Ad ogni concerto abbinato un progetto Caritas .

(fonte : caritaspisa.it)

 

 Due grandi oratori dell’Ottocento aprono e chiudono in Cattedrale Anima Mundi 2016. Si comincia sabato 10 settembre con Svatá Ludmila (Santa Ludmilla) di Antonín Dvořák, pagina da noi insolita ma fascinosissima della religiosità del tardo Romanticismo, portata a Pisa da un direttore che sta destando grande interesse, Ondrej Vrabek, alla testa di complessi fra i più autorevoli della Repubblica Cèca, la Filarmonica di Brno e il leggendario Coro di Praga. Si chiude sabato 24, dopo due settimane come sempre intense e ricche di proposte, con il Paulus, frutto degli entusiasmi bachiani e luterani della giovinezza straordinaria di Felix Mendelssohn. Fra l’uno e l’altro, cinque appuntamenti dedicati alla musica di ispirazione religiosa, alternandosi fra i grandi spazi della Cattedrale e la suggestione irripetibile del Camposanto e oscillando per lo più fra Praga e la Boemia e il mondo tedesco.

Il programma completo

 

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Ai concerti sono abbinati progetti di solidarietà della Caritas diocesana di Pisa, collegati alle opere di Misericoridia, che potranno essere sostenuti con offerte libere dagli spettatori. Sei le iniziative individuate:

  • “Misericordia Tua”, la casa a dimensione familiare di Calci in cui saranno accolti ex detenuti o detenuti ammessi alle misure alternative che hanno intrapreso e desiderino portare a termine un percorso di recupero della propria dignità. Aiutati da educatori, volontari e da una comunità religiosa sperimenteranno la bellezza del reinserimento nel tessuto vivo della società civile. E’ l’opera segno della Chiesa locale nell’anno giubilare della Misericordia;
  • Mense dei Poveri. Più di 30mila pasti all’anno. Oltre 1.500 persone diverse incontrate. Sono i numeri di una povertà radicale, segno concreto che ci sono persone nel nostro territorio che non hanno neppure l’essenziale per sopravvivere. Le tre mense dei poveri della città di Pisa – San Francesco, Sant0 Stefano e Cottolengo – coordinate dalla Caritas diocesana sono la prima risposta concreta alla domanda “aiutami a sopravvivere” che incontriamo al Centro d’Ascolto, un servizio totalmente a carico della comunità ecclesiale che ci permette di farci prossimi alla vita resa ultima e risponde all’invito di Gesù “date loro voi stessi da mangiare”
  • Docce per i poveri. 1.575 le persone che nel 2014 hanno usufruito di questo servizio. L’igiene personale è un bisogno essenziale dell’essere umano e il “servizio docce” della Caritas diocesana di Pisa è in città l’unica possibilità di prendersi cura di sé per molte persone “senza diritti” incontrate quotidianamente. Un servizio nel quale viene offerta, oltre alla doccia, anche la possibilità di radersi e un  kit di biancheria intima pulita. Totalmente a carico della comunità ecclesiale, permette di essere prossimi alla vita resa ultima e di dare concretezza alla scelta di non essere indifferenti e di guardare in faccia il disagio offrendo percorsi di possibile normalità.
  • Microcredito. 65 interventi di microcredito fatti nel 2014 per un totale di 150mila euro di risorse impiegate a ”tasso zero” veramente. Sono famiglie insospettabili che la crisi economica e sociale ha schiacciato verso il basso della scala sociale. Sono la cosiddetta “fascia grigia”, gli insospettabili, i nuovi poveri. Persone che mantengono una profonda dignità ma che non ce la fanno più a sostenere una spesa imprevista perché hanno risorse economiche appena sufficienti alle normali esigenze della vita quotidiana.
  • Dispensario dei Semplici. E’ un ambulatorio gratuito di farmaci convenzionali e rimedi omeopatici per persone svantaggiate incontrate dalla rete dei servizi (centri d’ascolto, progetto homeless) che il terzo settore e il volontariato hanno attivato nella nostra città. Situato nell’ex convento dei Cappuccini di San Giusto, luogo significativo riconsegnato alla città, ha l’obiettivo di recuperare e riutilizzare i farmaci che la generosità delle persone sottrae allo spreco e reimmette nel circuito della solidarietà e di raccogliere donazioni di farmaci da banco. E’ gestito da farmacisti e medici volontari.
  • Cittadella della Solidarietà. E’ l’emporio di generi alimentari e non che la Caritas diocesana ha promosso e gestisce totalmente con risorse proprie per rispondere alla domanda di sostegno sempre crescente delle famiglie impoverite dalla crisi. Un “piccolo mercato” dove tutto ha un valore ma niente ha un prezzo, che offre un sostegno indiretto al reddito, è capace di recuperare, sottraendolo allo “spreco” e di ridistribuire nel circuito della solidarietà tutto quello che, ancora integro, sarebbe andato distrutto, ma soprattutto un tempo e uno spazio dove si educa ospiti e volontari alla cultura del dono di sé.
  • Chiesa di San Paolo a Ripa d’Arno. In attesa di poter restituire ai fedeli e ai cittadini la chiesa risanata, l’intento della diocesi è quello di mantenere viva l’attenzione intorno al restauro in piena collaborazione con gli enti che promuovono e sostengono il progetto. La chiesa di San Paolo ha una storia millenaria e rivela una forte corrispondenza stilistica con la cattedrale, pur mostrando le caratteristiche di una chiesa abbaziale. Non 2012 è stata chiusa al culto e messa in sicurezza. Il cantiere di restauro è stato aperto nel 2016: gli interventi eseguiti finora hanno riguardato principalmente il consolidamento ma l’obiettivo è quello di conciliare gli aspetti di sicurezza della struttura con le esigenze di conservazione e rispetto che un edificio religioso di interesse storico-artistico richiede.

Il grande Barocco è proposto anzitutto dall’Accademia Giocosa, che lunedì 12 viene da Monaco per una rilettura di Johann Sebastian Bach e Georg Philipp Telemann, ma anche di un grande cèco di cui non ci ricordiamo abbastanza spesso, Jan Dismas Zelenka. Spazia invece dal Rinascimento veneziano di Giovanni Gabrieli al nostro tempo, con John Tavener, Arvo Pärt e il pezzo vincitore dell’ormai tradizionale concorso internazionale di composizione sacra, il concerto del 15 settembre con il coro Costanzo Porta, conoscenza di Anima Mundi così come la Rinnovata Accademia dei Generosi che gli tiene compagnia sotto la direzione di Antonio Greco. Mozart e il Romanticismo di Robert Schumann e Franz Liszt, invece, nel programma di sabato 17 dedicato alla viola da poco restaurata, uno dei tesori musicali più preziosi della Cattedrale, suonata da Lorenzo Corti insieme con due solisti celebri come Pascal Moraguès e Alexander Romanovsky.

Ancora Bach e Zelenka martedì 20, con gli specialisti praghesi del Collegium 1704: entrambi rappresentati da un grande lavoro ispirato alla liturgia romana, rispettivamente il festoso e fastoso Magnificat e la Missa Omnium Sanctorum, per aprire una terna finale di concerti specialmente ambiziosi. Giovedì 22 l’immancabile appuntamento con sir John Eliot Gardiner, guida artistica di Anima Mundi, e i suoi magnifici complessi, gli English Baroque Soloists e il Monteverdi Choir, in uno dei capolavori più alti di tutta la storia della musica, la Passione secondo Matteo di Johann Sebastian Bach, in ideale dialogo con il Paulus conclusivo, affidato a interpreti ancora una volta monacensi, Hansjörg Albrecht e il suo Münchner Bach-Chor, uniti all’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento.

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