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Covid 19 e senza dimora: a Pisa 32 posti letto anche nella ”fase 2”. Restano aperte le tre strutture attivate durante l’emergenza

(Fonte : SDS Pisa)

PISA, giovedì 27maggio 2020 – “Andiamo avanti”. Non importa se i numeri del contagio stanno diminuendo anche nel territorio pisano e se la “fase 2” è iniziata ormai da quasi un mese: “Sui senza dimora non possiamo assolutamente abbassare la guardia – sottolinea la Presidente della Società della Salute della Zona Pisana Gianna Gambaccini -: fin dai giorni subito successivi al lockdown abbiamo incrementato i posti letto, passando da 24 a 32, e aumentato anche le strutture d’accoglienza per consentire di rispettare le norme in materia di distanziamento affiancando all’asilo notturno di via Conte Fazio, che ha continuato ad accogliere venti persone, l’ex centro d’accoglienza di via Livornese, per complessivi otto posti, e il centro polifunzionale “Binario Zero”, dove ne sono stati ricavati altri quattro. Anche nella “fase 2” continueremo a mantenere questo modello organizzativo, collaborazione con la Polizia Municipale compresa, che ha dato ottimi risultati almeno per quanto riguarda la diffusione del contagio se è vero che tutti i nostri utenti e operatori sono stati sottoposti a tampone risultando negativi e che in città, in tutta la popolazione senza dimora, si sono contati appena due casi di positività, entrambi guariti, poca cosa rispetto a quanto accaduto in altri centri simili al nostro”.

Dunque anche nei prossimi mesi Pisa continuerà ad avere tre strutture d’accoglienza per persone senza dimora, gestite dalla cooperativa “Il Simbolo” (“Come comune di Pisa assicureremo tutte le coperture economiche necessarie” assicura Gambaccini, che è anche assessore alle politiche sociali del capoluogo) e rimarranno in piedi anche le misure messe in campo per ridurre la diffusione del contagio: non più di due posti letto per ciascuna camera e turni a colazione, pranzo e cena, cucinati appositamente per le tre strutture, che continueranno a essere assicurati a tutti gli ospiti. Poi la fornitura di mascherine, guanti e gel igienizzante, abiti e indumenti intimi. E cartelli informativi appesi alle pareti delle strutture.

Per chi non potrà essere ospitato nelle tre strutture proseguirà il lavoro dell’Unità di Strada, gestita dalla cooperativa Arnera: ogni sera, dal lunedì al venerdì, sono distribuiti una cinquantina di pasti grazie anche alla collaborazione dell’associazione “Amici della Strada” che copre il mercoledì sera, mentre nei restanti giorni provvedono gli operatori. Prevista anche la consegna di mascherine, guanti, gel igienizzante e materiale informativo in varie lingue. Nei primi giorni di marzo è proseguita anche la consegna di sacchi a pelo e coperte, interrottasi quando la temperatura hanno cominciato ad alzarsi.

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