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Progetto l’Altalena

Servizio di gioco terapeutico c/o Reparto di Onco-Ematologia Pediatrica 

Ospedale S.Chiara, Pisa

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“L’Altalena” nasce nel marzo 2002 nel day-hospital dell’U.O. di oncoematologia pediatrica dell’ospedale Santa Chiara di Pisa
per realizzare attività ludiche rivolte ai bambini in terapia.

Mission del Progetto
Impiegare il gioco in tutte le sue forme e in particolare il gioco espressivo, quale vero e proprio strumento terapeutico in grado di aiutare il bambino/a ad esprimere la propria emotività e a consentire l’elaborazione dell’esperienza terapeutica, eliminandone la centralità in questa fase della propria vita.

La Ludoteca
La ludoteca è uno spazio “privato” nel quale poter trascorrere momenti piacevoli e allo stesso tempo poter esprimere pensieri e dubbi legati al vissuto della malattia.
Il gioco diventa strumento di comunicazione attraverso il quale l’educatore si avvicina al bambino aiutandolo ad esprimere e rappresentare ciò che gli sta accadendo.

La parola privato assume una significativa e necessaria connotazione, legata al particolare contesto in cui si opera, che richiede costantemente all’educatore la capacità di “camminare in punta di piedi”, di essere presente ma non necessariamente di produrre, di accogliere ma non di soffocare, di plasmare e rendere flessibili gli interventi proposti, dalle attività ai materiali impiegati.

L’obiettivo fondante del servizio è quello di accompagnare il bambino e la sua famiglia nel percorso della malattia attraverso il gioco, strumento indispensabile al corretto sviluppo della personalità del bambino, come sancito dalle convenzioni internazionali, tra cui la Carta di Each, che all’art. 7 sostiene che “Il bambino deve avere piena possibilità di gioco, ricreazione e studio adatta alla sua età e condizione, ed essere ricoverato in un ambiente strutturato arredato e fornito di personale adeguatamente preparato.”

Il servizio prevede il coinvolgimento costante di tutte le figure operanti nel reparto che gravitano attorno al bambino e alla famiglia, per realizzare un percorso individuale basato sulla continua valutazione delle esigenze del bambino.

Attività nel day hospital
Le patologie impongono vincoli ed orari legati alle necessità terapeutiche a cui si risponde offrendo al bambino la libertà di scegliere tra varie opportunità di gioco, al fine di relativizzare la strutturazione a cui è sottoposto quotidianamente.
La giornata tipo del bambino-paziente è scandita da momenti ansiogeni e spesso anche dolorosi: il prelievo, l’attesa dei risultati, la terapia. Il gioco si inserisce in tale contesto dando la possibilità all’emotività del bambino di costituire un focus altro rispetto all’evento terapeutico.

L’interazione dell’educatrice del servizio con i familiari si sviluppa su due piani: coinvolgendo direttamente i genitori nelle attività e dando loro anche la possibilità di allontanarsi temporaneamente dal bambino senza che ciò sia ulteriore elemento ansiogeno per entrambi.

Il gioco diventa uno strumento di comunicazione utilizzato anche dal personale medico e paramedico: il passaggio dal gioco alla terapia e viceversa vede infatti la partecipazione del personale ospedaliero alla “finzione” ludica.

Obiettivi specifici

Rispetto al bambino il progetto si pone quali obiettivi:

  • Ripristinare la continuità con la vita quotidiana
  • Distrarre il bambino diminuendo il disagio e modificando l’atteggiamento nei confronti dell’ospedale (efficacia del progetto)
  • Maggiore socializzazione dei bambini in terapia
  • Interazione fra culture diverse

Rispetto alle famiglie:

  • Ascolto e sostegno
  • Coinvolgimento nelle attività proposte

Attività svolte

Ai bambini in terapia – compatibilmente con lo spazio e le strutture disponibili – si offre la possibilità di ricorrere sia al gioco libero che a quello strutturato privilegiando in un certo senso il primo, al fine di stimolare la partecipazione attiva e soggettiva dei bambini.

In particolare il disegno costituisce lo strumento principe per le sue molteplice valenze: stimola e dà forma alle capacità espressive del bambino veicolando in modo immediato le sue emozioni e consente all’educatore di comprendere quale sia la percezione della condizione vissuta. Inoltre i disegni diventano mezzi di trasformazione dell’ambiente ospedaliero rendendolo più familiare ed accogliente.

L’evento ludico non si esaurisce con la presenza dell’educatore che, in molti casi, propone ed avvia con il bambino l’attività che viene poi completata in un lasso di tempo più esteso; ciò consente al bambino di canalizzare le energie in modo positivo ponendosi un obiettivo.

Tra le attività proposte:

  1. Laboratori grafico-pittorici

  2. Laboratori creativi con materiale vario

  3. Attività di familiarizzazione e trasformazione del materiale sanitario

  4. Gioco simbolico con il supporto di burattini o di altro materiale ludico

  5. Giochi di interazione con regole

  6. Giochi di socializzazione

  7. Lettura animata

  8. Prestito giochi e libri

 

“I giochi dei bambini non sono giochi, e bisogna considerarli come le loro azioni più serie”

 Michel De Montaigne

Il progetto l’Altalena è finanziato prevalentemente dall’Articolazione Zonale della Conferenza dei Sindaci Pisana- ASL 5 Pisa ma si avvale anche di contributi di Associazioni (per es. Associazione Verdigi) e di privati.

 

Accreditamenti:
Il servizio è accreditato dalla Società della Salute Zona Pisana a norma della Legge Regionale 28 dicembre 2009, n.82 (e successive modifiche ed integrazioni) e relativo Regolamento di attuazione.

Certificazioni:
Certificazione di qualità n. 24421/05/S a norma ISO 9001:2009 per Progettazione ed Erogazione di servizi all’infanzia.

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Riferimenti

Day Hospital e Reparto di onco-ematologia della clinica pediatrica Santa Chiara di Pisa

Coordinatrice: dott.ssa Federica Mazzoni

email: f.mazzoni(AT)ilsimbolo.it

sito : http://altalena.ilsimbolo.it

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